Il consiglio pastorale è uno strumento di corresponsabilità ecclesiale, previsto dal Codice di Diritto Canonico per consentire la partecipazione dei fedeli, attraverso il proprio sacerdozio battesimale, allo svolgimento e alla programmazione della vita pastorale della comunità pastorale. È quindi formato da cristiani che sono chiamati a vivere l’esperienza di fede e di comunione ecclesiale nella reciprocità dei carismi e dei ministeri, nella collaborazione e nel servizio gratuito.
Il consiglio pastorale esprime l’unità della comunità pastorale e deve rispondere al duplice criterio di permettere sia la presenza in misura equilibrata dei fedeli appartenenti alle diverse parrocchie, sia la presenza dei fedeli che corrispondono alle diverse età della vita e ai diversi compiti svolti nella comunità cristiana.
Il consiglio pastorale si prende cura di tutta la pastorale, cioè di tutto ciò che concerne la vita e l’attività della comunità. Tra i suoi compiti fondamentali l’elaborazione, l’aggiornamento e l’applicazione del progetto pastorale in attuazione delle linee del piano pastorale diocesano. E’ poi compito del consiglio stabilire ogni anno un programma concreto di azione pastorale, dedicando a tale incombenza già le ultime sessioni dell’anno pastorale che si sta per chiudere. Restano evidentemente di competenza del consiglio tutte le altre questioni pastorali, non esclusi i problemi pubblici e sociali della comunità, la cui trattazione e soluzione appaiono necessarie per la vita della comunità stessa.